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Ciao Giovanni…

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Ciao Giovanni...

Il luminare della Medicina Italiana, Giovanni Scambia, nostro Socio storico, non è più tra noi.

Da oggi, l’intera Comunità Italiana – e quella internazionale che abbia avuto modo o necessità di entrare in contatto con lui, beneficiando del suo immenso sapere scientifico – ha un vuoto incolmabile.

Uomo e Medico straordinario, dotato di un’enorme umanità e sensibilità, riusciva a entrare in empatia immediata con qualsiasi donna in cerca di cure per la salvezza.

I concerti annuali di beneficenza, da lui voluti, dapprima all’Auditorium del Gemelli e poi all’Auditorium Parco della Musica con la Banda della Polizia, erano gremiti all’inverosimile di donne di ogni estrazione sociale e
culturale che lui aveva curato, insieme ai loro familiari devoti per aver curato e salvato la loro congiunta. Quegli eventi trasudavano sempre di quella solidarietà che rende grandi le persone.

Noi dell’Associazione Valore Uomo abbiamo avuto il privilegio e l’onore di averlo al nostro fianco in ogni occasione importante. Non c’è stato evento, nei nostri 27 anni di storia, in cui lui non abbia fatto l’impossibile per esserci.

Entrava in sala operatoria alle 7 e ne usciva nel pomeriggio inoltrato, dopo tanti interventi delicatissimi. Poi, dopo la visita in reparto, raggiungeva lo studio, dove decine di donne, con i loro familiari, convenuti da ogni dove, lo attendevano fiduciose. Quando lo vedevano entrare, si illuminavano. E lui andava avanti fino a tarda sera.

Eppure, trovava sempre il modo di stare con noi! Sono tanti i ricordi di una vita vissuta assieme, seppur a distanza, ed è difficile selezionarne alcuni.
Uno, però, ci sembra particolarmente significativo: l’evento al Museo Archeologico di Milano nel 2013, all’indomani della Convenzione di Istanbul per la prevenzione della violenza sulle donne. Giovanni ha dedicato l’intera vita alla loro tutela, consapevole che proteggere le donne significa proteggere anche la vita nascente.

Quel giorno, uscì dalla sala operatoria alle 15:30, andò a Fiumicino, prese il volo delle 16:45, arrivò al Museo di Milano alle 18:30, tenne un intervento meraviglioso sull’importanza del rispetto e della tutela della donna, e alle 21 era già di nuovo in studio, a visitare le sue pazienti.

E poi…ancora…ancora e…ancora tanti altri momenti meravigliosi vissuti intensamente, con la gioia di avere accanto una persona così importante e, soprattutto, “preziosa”.

Riposa in pace, Giovanni.

Per le donne di tutto il mondo e per le loro famiglie speriamo che tutto ciò che hai fatto, per il progresso della medicina oncologica, possa essere valorizzato e tramandato dai tuoi allievi e dai tantissimi medici brillanti che le nostre Università continuano a formare senza sosta.

Giuseppe Mazzucchiello,
Clementina Fafone
e la Tua Associazione Valore Uomo